Secondo l’articolo 34 del Trattato di Pace,
“A free port shall be established in the Free Territory and shall be administered on the basis of the provisions of an international instrument drawn up by the Council of Ministers, approved by the Security Council, and annexed to the present Treaty (Annex VIII). The Government of the Free Territory shall enact all necessary legislation and take all necessary steps to give effect to the provisions of such instrument.”
“Sarà creato un Porto Libero nel Territorio Libero che sarà amministrato sulla base di uno Strumento internazionale stabilito dal Consiglio dei Ministri degli Esteri, approvato dal Consiglio di Sicurezza, ed è allegato al presente Trattato (Allegato VIII). Il Governo del Territorio Libero metterà in vigore la legislazione necessaria e prenderà tutte le misure utili per dare effetto alle disposizioni di tale Strumento.”
In seguito al gran parlare in questo periodo a proposito dell’all.VIII anche da parte di chi non lo ha mai letto, crediamo sia utile adesso per tutti conoscere le ragioni pratiche e legali per cui l’applicazione anche solo dei primi 20 punti dell’all. VIII determinano l’esistenza de facto del Territorio Libero di Trieste, almeno sotto il decisivo aspetto economico e finanziario derivante dall’esistenza della Free Zone di Trieste.
Va ricordato che pur essendo l’applicazione dell’all. VIII un clamoroso balzo in avanti per la nostra Causa, l’esistenza completa del Territorio Libero di Trieste non potrà esser tale senza il parallelo riconoscimento del sacrosanto diritto alla Cittadinanza per chi nel Territorio ci vive.
Dall’expertise Grant/Verdirame:
“Visto Il problema dell’interconnessione tra le disposizioni del Porto Franco e quelle del Territorio Libero
Le disposizioni relative al Porto Franco sembrerebbero aver sopravvissuto il termine delle disposizioni generali riguardanti il Territorio Libero. Il Porto Franco e la sua amministrazione sono tuttavia interconnesse con le numerose disposizioni riguardanti il Territorio Libero. In particolare, l’apparato amministrativo del Porto Franco è collegato al Territorio Libero.
Esempi di relazione integrale tra il Porto Franco e il Territorio Libero includono (ma non si limitano a) i seguenti:
Allegato VIII (Strumento per il Porto Libero di Trieste) –
¤ Art. 2, par. 1: “Il Porto Libero è istituito ed amministrato come una corporazione di Stato del Territorio Libero…”
¤ Art. 2, par. 2: “Tutte le proprietà statali e parastatali italiane nei limiti del Porto Libero, in accordo con le condizioni del presente trattato, che passeranno al TLT saranno trasferite, senza pagamento, al Porto Libero.”
¤ Art. 3, par. 4: “Nel caso in cui sia necessario aumentare l’area del Porto Libero tale aumento può essere presentato su proposta del Direttore del Porto Libero da decisione del Consiglio di Governo con l’approvazione dell’Assemblea Popolare.”
¤ Art. 4 (applicazione delle leggi del Territorio Libero al Porto Libero).
¤ Art. 7, par. 2: “Su proposta del Direttore del Porto Libero, il Consiglio di Governo può permettere la fondazione di nuove imprese manifatturiere entro i limiti del Porto Libero.”
¤ Art. 8 (autorità del Territorio Libero responsabili della regolamentazione per la prevenzione del contrabbando nel Porto Libero.)
¤ Art. 9, par. 1 (autorità del Territorio Libero responsabili nel fissare tasse portuali nel Porto Libero.)
¤ Art. 11 (autorità del Territorio Libero autorizzate a regolare il passaggio di persone dentro e fuori dell’”area del Porto Libero”.)
¤ Art. 14 (autorità del Territorio Libero autorizzate ad applicare misure sanitarie “entro i confini del Porto Libero”.)
¤ Altre numerose disposizioni conferenti poteri al Governatore e/o al Consiglio di Governo (entrambi organi del Territorio Libero) riguardo l’amministrazione del Porto Libero (p. es., art. 18, par. 1; art. 20, par. 3; art. 25.)
Sotto il Trattato di Pace (parte principale)
Art. 34 –
In breve, ci fu l’ordinamento territoriale – il Territorio Libero, che non raggiunse mai pienamente la forma prevista dall’Allegato VI – e c’è il Porto Libero, un ordinamento […] che fu integrato con il Territorio Libero dallo strumento del trattato che lo creò. E’ difficile poter pensare che l’apparato amministrativo del Porto Libero possa oggi essere reso operativo senza riconfigurare radicalmente lo schema amministrativo – vale a dire, disgiungendolo dalle disposizioni del Territorio Libero.”